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Centenario della consacrazione di s. Chiara

SANTA CHIARA 2012

CONCLUSIONE DELLA MEMORIA DI OTTO SECOLI

Lo scorso 11 agosto si è concluso per le Sorelle Clarisse di tutto il mondo l’anno giubilare, con i festeggiamenti che hanno ricordato gli otto secoli dalla consacrazione di Santa Chiara e dalla nascita del Secondo Ordine.

Scrive il Papa Benedetto XVI nel suo messaggio per l’Anno Clariano:

“La scelta di Chiara, per certi versi, completa “al femminile”, la grazia che aveva raggiunto pochi anni prima la comunità di Assisi con la conversione del figlio di Pietro di Bernardone, Francesco. […] Ancora oggi l’Ordine clariano, divenuto albero robusto, nel silenzio fecondo dei chiostri continua a spargere il buon seme del Vangelo e a servire la causa del Regno di Dio. […]  La vocazione di Santa Chiara non sarebbe stata possibile senza la benedizione da parte del vescovo Guido, con il simbolico gesto della consegna del ramoscello la domenica delle Palme. Infatti, la vicenda di Francesco e Chiara, mostra un particolare tratto ecclesiale. Nella loro storia si incontrano un Pastore illuminato e due figli della Chiesa che si affidano al suo discernimento. Istituzione e carisma interagiscono stupendamente.  Al punto che l’amore e l’obbedienza della Chiesa rimangono parte integrante della spiritualità francescano-clariana. […]   Quella di Chiara è la “conversione all’amore” di una giovane donna che rinuncia agli “abiti raffinati della nobiltà di Assisi” ma conserva l’eleganza di un’anima che si spende nella lode di Dio e nel dono di sé.”

     Anche a Scutari la presenza delle Sorelle Clarisse è stata per molti un’opportunità di condividere la gioia della festa, per lodare e ringraziare il Signore.                          Nel giardino del monastero, come ormai è consuetudine,  fedeli laici e religiosi si sono uniti alla celebrazione solenne dell’eucaristia presieduta dall’Arcivescovo,  Mons. Angelo Massafra. Con lui, nella concelebrazione, il Ministro Provinciale, p. Gazmend Tinaj,  frati e sacerdoti.

     Un’iniziativa per la conclusione del centenario clariano è stata la rappresentazione del Musical “Njerëz ejani!”, di Michele Paulicelli, già realizzato sui palcoscenici d’Italia tra la fine degli anni ‘80 e gli anni ‘90 e che ha riscosso molto successo, soprattutto tra i giovani.

     Promossa da sr. Cristiana  Basso, francescana missionaria, e sostenuta dall’Arcidiocesi di Scutari e dalla Provincia Francescana o.f.m. albanese, la prima teatrale del Musical francescano si è svolta il 2 agosto, festa di S. Maria degli Angeli e del Perdono di Assisi, nel teatro Migjeni di Scutari.

      Il Musical si è realizzato grazie alla disponibilità e alla competenza artistica del regista scutarino  Sig. Zef  Ndoja, ideatore, traduttore e attore insieme, e che ha coinvolto una ventina di  giovani della città.  Giovani di talento,  attori e cantanti, dilettanti  e appassionati,  hanno messo a disposizione gratuitamente le loro abilità e la loro passione per l’arte e la bellezza, con il solo desiderio di annunciare il Vangelo.

Il Musical è un evento culturale, una forma nuova di annuncio e di evangelizzazione per far conoscere S. Francesco e  S. Chiara e la loro spiritualità, nella convinzione che anche il nostro tempo e il nostro popolo ha ancora bisogno di quel messaggio evangelico che passa attraverso la povertà abbracciata per amore di Dio, della fiducia nella Divina Provvidenza, dell’amore per la vita, della semplicità pura e trasparente, della fraternità universale.

     Scrive ancora Benedetto XVI: 

“L’esempio di Francesco e Chiara va proposto all’attenzione dei giovani d’oggi.  La collocazione medioevale della loro vicenda terrena non ha sminuito il loro fascino, anche in quest’epoca dove sovrabbondano le illusioni e le disillusioni, con le mille attrattive di una vita in cui tutto sembra possibile e lecito   Anche oggi, infatti, non mancano esempi di giovani che raccolgono l’invito ad affidarsi a Cristo e ad affrontare con coraggio, responsabilità e speranza il cammino della vita, anche operando la scelta di lasciare tutto per seguirlo nel totale servizio a Lui e ai fratelli ”.

A lode del Signore. Amen!